lunes, 15 de septiembre de 2014

Una casa e due candelabri. Romanzo


Una casa e due candelabri

 Prima parte del capitolo IV.

Il treno parte con pochi passeggeri; mi siedo vicina ad una signora che si reca anche lei a Varazze. La mattina è calda; sono le undici e venti. L’aria condizionata non funziona, i finestrini sono aperti e il vento soave e fresco mi carezza il volto.

Quando si ferma nelle stazioni la gente parla a bassa voce come se avesse paura di essere sentita incece, mentre il treno riprende il suo percorso il mormorio è più forte. Sarà per il rumore del  ferro sui binari? Mi piace viaggiare e quando il movimento avviene mi addormento. Ogni tanto tutto è buio, le gallerie fanno sentire la notte su di me. Qualche minuto dopo la luce invade la carrozza e tutto torna luminoso. Alla sinistra il mare Ligure, calmo ed azzurro. Alla destra le colline verdi con una profusione di diversi fiori. Le case sembra che pendano dai monti. Come saranno state costruite queste ville bagnate dal sole?

L’estate mi fa rivivere; tutto prende forma ed il mio spirito  diventa gioioso. Nell’ inverno, invece, la mia pelle è verdastra e gialla. Oggi in quest’estate marina posso vedere il mio volto abbronzato e la mia pelle ha più vigore.

Ieri Marietta è stata inquieta. Mi guardava con i suoi occhi inquisitori. Lei credeva che fossi venuta a  toglierle le cose che considerava proprie per diritto, cose che sencodo lei le appartengono. Non è così!

Durante la notte, ogni  volta che mi alzavo per andare in bagno, tardi, molto tardi lei faceva lo stesso. Temeva che io rovistassi nell’armadio che c’è in bagno. Quando uscivo lei entrava a controllare che non avessi portato via nessuna cosa.

Una statua di marmo bianco che funge da porta sapone custodisce il luogo. Gli asciugamani profumati con esenza di lavanda sono disposti in modo ordinato. Tra altri oggetti ci sono: botticini con un po’ di profumo e flaconi antichi. Ci sono anche candele profumate nei loro involucri. Tutti questi oggetti sono di origine austriaca perché mia zia andava sempre a Vienna per acquistare questi prodotti così come per la biancheria. Lei considerava che erano tutti di qualità migliore rispetto a quelli italiani.

In una delle prime serate che ho trascorso qui ho sentito Marietta chiacchierare con la donna che viene a fare le pulizie; parlavano di me e lo facevano usando un apellativo dispettoso: l’argentinuzza. Credo che significhi qualcosa come di bassa condizione sociale. Dovrei chiamarla l’italianuzza? Non so da dove ha preso quella parola. Non so a chi domandare che cosa significa perché, sebbene l’avvocato sia molto corretto, con me, mantiene le distanze. Viene tutti i giorni per chiedermi che cosa mi occorre. O chissà venga per controllarmi?

La prossima settimana verrà il notaio. Così si dice escribano; faranno tutto l’inventario dei mobili. Non vorrei essere presente perché mi ricorderà análoga situazione alla quale ho dovuto  partecipare, però accetto perché è la volontà della zia.

È vietato rivisionare gli armadi e i cassetti di tutta la casa. Questo l’ha lasciato scritto la zia nel testamento... Genova Nervi annuncia l’altoparlante… guardo verso il mare ed è calmo e intenso... Genova Quinto. Il giardino della casa è sul terrazzo che è stato ricavato dalla collina. Ricordo che quando le mie zie vivevano, di sera ci sedevamo lì a parlare. In quel tempo la brezza accarezzava i miei capelli e intiepidiva le mie braccia e le mie spalle.

Fa caldo caldo... Genova Brignole, mancano sessanta minuti per arrivare a Varazze. Il treno si è fermato. Non so perché. I passaggeri parlano, si domandano che cosa sucede. I cellulari suonano. Posso ascoltare le loro conversazioni, capisco perfettamente quello che dicono.

È un treno Regionale e perciò ferma in tutte le stazioni ed è lento nel riprendere la marcia. Non c’è l’aria condizionata; sarà perché viaggio in seconda clase? Attenzione treno in transito al binario tre, allontanarsi dalla linea gialla.  Un altro convoglio passa con velocità e sentiamo le vibrazioni.

Una signora sulla sessantina viaggia accanto a me, porta dei gioielli: un braccialetto ed un orologio d’oro. Scrive sull’Ipad. I suoi piedi sottili portano sandali che evidenziano dei fiori esotici di colore d’oro. Posso affermare che è molto ellegante. Il treno riprende la marcia, tutti tacciono. I viaggiatori si sentono rilassati; credo che a tutti quelli che viaggiamo il movimiento ci rilassa perché il ritmo è come una melodia. Se vale questo paragone.

Ieri nella cucina e dopo aver pranzato ricordo che Marietta ha controllato i cassetti dove sono le posate. Lei sa quanti sono quelle che si usano tutti i giorni; grandi e pesanti, d’argento inglese Shefield. Penserà che possa mancarne uno? Non lo so. Lei ha il vantaggio di conoscere tutti i segreti della casa. Non invano ha lavorato durante gli ultimi trent’anni della sua vita con mia zia e a questa casa la considera di sua proprietà.

 

Traduzione: Pilar Zenklusen

 

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